Chiesa di San Bartolomeo

“La chiesetta, situata in mezzo ai boschi di Camorino, su un colle che nei secoli scorsi fu all’imbocco della strada di Valle Morobbia (il lato sinistro della Valle) è un edificio romanico e la sua costruzione sembra si debba far risalire a quella del “ponte vecchio” sulla Morobbia, posto una cinquantina di metri più in basso. La chiesa, che appartiene oggi alla Parrocchia di Giubiasco, era anticamente sede di una monacaria. Leggermente a monte esisteva una frazione di Camorino – la frazione di Valle Morobbia – abitata da due famiglie.” (pp. 47-48). 

Leggende sulla Chiesa di San Bartolomeo e sul Ponte Vecchio 

“Secondo la leggenda, la chiesetta di San Bartolomeo, edificio romanico più volte rimaneggiato, pur sorgendo in territorio di Camorino venne acquistata, assieme al Ponte Vecchio che attraversa le acque della Morobbia proprio sotto il promontorio dove si alza la chiesa, dalla comunità di Giubiasco durante una delle numerose carestie che flagellò anticamente il borgo ed il contado bellinzonese. Per questa vendita immobiliare la comunità di Camorino ricevette uno o due sacchi di fagioli (le misure di capacità per i solidi, a quell’epoca, erano il moggio e lo staio) i quali avrebbero dovuto compensare, almeno in parte, la mancanza di cibo. 
Un’altra leggenda vorrebbe che le truppe francesi, all’epoca di Napoleone Bonaparte, di passaggio nella regione, avessero nascosto un considerevole tesoro, frutto dei loro ladrocinii e saccheggi, proprio sotto il Ponte Vecchio carrabile che risalirebbe al Settecento. I Giubiaschesi ed i Camorinesi, perciò, si misero affannosamente alla ricerca del tesoro che, ovviamente, nessuno è riuscita ancora a trovare.” (p. 49).