Il periodo di Avvento è il tempo della preparazione al Natale, la festa della Luce. Una tradizione antica prevede l’allestimento della corona dell’avvento, composta da rami di piante sempreverdi e candele colorate. Tradizionalmente vengono utilizzati rami di abete o pino perché sono un simbolo di vita eterna e segno di speranza. Anche la forma circolare riporta al concetto di eternità, fin dai tempi antichi infatti il cerchio rappresenta l’eternità e l’unità. Le quattro candele poste sulla corona rappresentano le domeniche di Avvento, ognuna di esse ha un significato preciso.
La prima, di colore viola, è la candela del Profeta, anche chiamata candela della speranza. Essa serve a ricordare che molti secoli prima della nascita di Gesù, degli uomini saggi, chiamati Profeti, predissero la Sua venuta.
Quella della seconda domenica d’Avvento è la candela di Betlemme, pure di colore viola. Viene chiamata candela della salvezza e celebra la città in cui è nato il Salvatore.
La terza è la candela dei pastori, di colore rosa. Viene chiamata candela della gioia perché proprio i pastori furono i primi ad adorare il bambino Gesù e a diffondere la buona novella.
La quarta candela, sempre viola, è quella degli Angeli. Essa onora i primi che annunciarono al mondo la nascita di Cristo.
Alcune versioni contemplano una quinta candela, di colore bianco, posta al centro della corona che rappresenta Gesù ed è accesa con i primi vespri della Vigilia di Natale.
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