Prima dell’aggregazione tutti i precedenti Comuni prevedevano forme di sostegno e collaborazione per favorire l’attività delle 16 Parrocchie e della Comunità evangelica riformata.

Negli anni, a dipendenza dei rapporti stabiliti fra i due Enti di diritto pubblico, sono state concordate forme diverse di collaborazione che hanno assunto il valore di consuetudini. Cito, la remunerazione degli insegnanti di religione nelle Scuole elementari, il riconoscimento della congrua, la manutenzione degli edifici ecclesiastici, i contributi volontari e, perfino, per l’uso delle campane a scopo civile.

Non considero necessario, ora, trattare i rapporti storici fra la Parrocchia di San Martino e il Comune. ma solo ricordare che nel 1994, in un clima politico e culturale particolarmente felice, è stata sottoscritta una Convenzione sull’organizzazione dell’insegnamento religioso nelle Scuole elementari, fra il nostro Comune e la nostra Parrocchia e con la Comunità evangelica riformata, che si fondava su dispositivi legislativi cantonali fra il Consiglio di Stato della Repubblica del Canton Ticino e l’Autorità ecclesiastica.

Nel Rapporto finale per l’aggregazione della “Nuova Città”, del 26 marzo 2016, si legge ”…è necessario assicurare il rispetto e la valorizzazione delle altre istituzioni pubbliche presenti sul territorio, espressione dell’identità e del dinamismo sociale e culturale delle varie componenti del nuovo Comune quali le Parrocchie e altre istituzioni religiose…”.

Dopo l’aggregazione, le sedici Parrocchie del territorio giurisdizionale della Città di Bellinzona, hanno costituito un Gruppo di lavoro con il compito di interloquire con il Municipio per verificare la volontà politica di tradurre in fatti concreti i propositi pre-aggregativi.

L’Esecutivo è entrato subito in materia delegando il Signor Sindaco, Mario Branda, per trovare una soluzione concordata. Sono stati accertati contributi complessivi, riconosciuti nel 2017 dagli ex Comuni alle sedici Parrocchie, per un totale di Fr 253’524.—.Quell’importo è stato integralmente riconosciuto e ha costituito la base per la redazione di una Convenzione. Nel riparto fra le 16 Parrocchie è stato dedicato, ad ognuna e indistintamente, un importo minimo di fr. 3’922.— al quale si aggiunge un’ulteriore somma, stabilita, tramite una formula matematica ponderata, tenendo conto della popolazione.

Anche per l’insegnamento della religione nelle Scuole elementari sarà riconosciuto un contributo di fr. 1’000.- all’anno per unità didattica.

Il 21 ottobre 2019 il Consiglio comunale ha approvato la Convenzione.
Il 21 novembre 2019 il signor Roberto Griggi ha firmato un ricorso contro la decisione del Consiglio comunale, per poi ritirarlo il 4 novembre 2020, dopo un lungo procedimento legale.
Ora la Convenzione, con la ratifica della Sezione degli Enti locali, potrà entrare in vigore retroattivamente al 1° gennaio 2020 con la sottoscrizione di ogni singola Parrocchia e del Municipio.

La nostra Parrocchia, rispetto alla Convenzione del 1994, passerà da un introito di fr. 22’730 a16’467.—   

Sarà comunque assicurata, come per tutte le altre Parrocchie, la manutenzione dei sedimi che circondano gli edifici sacri e l’eventuale partecipazione finanziaria per interventi strutturali per le Chiese e le Cappelle che costituiscono un patrimonio storico e culturale. Alle Parrocchie, con la Convenzione, è riconosciuto l’importante ruolo sociale, culturale e associativo. In questo senso la politica ha convenuto che l’attività delle Comunità parrocchiali assume una dimensione che è alla base di imperativi etici, quali la tolleranza, la libertà, l’amicizia, il rispetto. Principi ampiamente condivisi perché tendono naturalmente a rivolgersi agli altri, alla comunità, alla società, ed infine all’umanità. Ciò deriva dal senso della fratellanza che non contraddice quella laica, non contrasta con quella che può essere motivata religiosamente, ma si aggiunge ad esse, le rende vigorose e salde, le sostanzia con la forza emotiva che viene rinnovata continuamente. In altre parole consente di “vivere insieme” con dignità. Un richiamo che in questo periodo dimostra essere la vera sostanza sociale e spirituale di ogni essere umano.

Carlo Donadini, Membro del Gruppo di lavoro

Camorino, 3 febbraio 2021