In molti paesi europei, in dicembre è tradizione decorare l’albero di Natale, spesso un pino o un abete.
Questa usanza ha delle radici pagane, siccome si tratta di un sempreverde i Druidi (sacerdoti celti), fecero dell’abete un simbolo di vita e lo onoravano in varie cerimonie. Anche gli antichi Romani, il primo giorno del mese di gennaio, usavano scambiarsi il ramo di una pianta sempreverde come augurio di buona fortuna.

L’abete viene poi ripreso dai cristiani come rappresentazione della vita eterna, essi ne fecero il simbolo di Cristo stesso oppure, secondo altre leggende, dell’albero della vita citato nella Bibbia, o di quello del bene e del male, presenti entrambi nell’Eden.
Con il passare dei secoli si sono sviluppate numerose altre leggende riguardanti l’albero di Natale. Ad esempio, secondo alcuni ricercatori, l’abete fu scelto dai cristiani per la sua forma triangolare a rappresentanza della Santa Trinità.

Il primo albero di Natale così come lo intendiamo ai giorni nostri, fu introdotto nel 1611 in Germania: la duchessa di Brieg aveva, secondo la leggenda, già fatto decorare il suo castello per celebrare il Natale; quando si accorse che un angolo dell’edificio era rimasto completamento vuoto, ordinò che un abete del giardino venisse trapiantato in vaso e portato in quella sala.

La Francia invece, per vedere il primo albero di Natale, ha atteso fino al 1840, anno in cui la duchessa d’Orleans lo addobbò per festività natalizie. I cattolici infatti, dopo la riforma di Martin Lutero (1483-1546), consideravano il decorare alberi per celebrare Natale un’usanza protestante

tratto da: religiocando.it