Marzo

Il primo del mese ha coinciso con il primo giorno di lavoro della Signora Valentina De Martini quale custode sociale del Quartiere di Camorino.
L’attivazione di questa figura professionale è avvenuta tramite ABAD, grazie all’iniziativa dell’Associazione Sempreverdi.
La custode sociale è a disposizione della popolazione e delle famiglie per accogliere i loro bisogni, per fornire delle informazioni, per attivare enti e servizi al bisogno o semplicemente per offrire un momento di ascolto sereno e non giudicante. La Signora De Martini è raggiungibile ai seguenti recapiti: 079 337 26 75 e custodesociale.camorino@abad.ch. Il lunedì e il giovedì pomeriggio, presso il Prefabbricato della Parrocchia, organizza dei momenti di ritrovo, condivisione e convivialità.

Gli ultimi due anni sono stati segnati dalla pandemia che ha toccato, chi più da vicino, chi un po’ più da lontano, ognuno di noi.
Ci auguravamo un 2022 più tranquillo che ci ha però riservato una preoccupazione ulteriore, una nuova guerra in Europa.

La nostra Comunità parrocchiale non si è tuttavia scoraggiata e ha risposto prontamente all’iniziativa di raccolta fondi del Consiglio Parrocchiale, da destinare alla popolazione ucraina, dimostrando una generosità e una solidarietà straordinarie.

Domenica 27 marzo è stata celebrata la Messa che è stata allietata dalla partecipazione dei bambini della prima Comunione e delle loro famiglie.
Al termine, i parrocchiani, godendo anche del primo tepore della primavera, hanno potuto scambiare qualche chiacchiera sorseggiando del caffè ed hanno partecipato massicciamente al banco del dolce a offerta libera. Il ricavato è stato sorprendente, fr. 1’307.00, che è stato interamente devoluto ad una Parrocchia polacca di padri scolopi che si occupano di aiutare la famiglie che ospitano i rifugiati ucraini, di sostenere la formazione dei ragazzi e l’integrazione dei giovani profughi con l’insegnamento del polacco.

Grazie di cuore a chi si è cimentato in cucina, preparando delle delizie culinarie, e ringraziamo profondamente chi si è offerto di acquistarle.

Agosto

Domenica 21, in collaborazione con la Parrocchia di Giubiasco, è stata celebrata una Messa di riapertura della Chiesa di San Bartolomeo. Erano infatti più di 20 anni che questa chiesetta era inutilizzata. Essa sorge nei boschi di Camorino, poco distante dal Ponte Vecchio sopra il fiume Morobbia; sembrerebbe che il periodo di costruzione di queste due opere sia approssimativamente lo stesso.
Oggi di proprietà della Parrocchia di Giubiasco, la leggenda narra che, in tempi di carestia, la Chiesa di San Bartolomeo sia stata oggetto di una vendita immobiliare da parte della Parrocchia di Camorino per alcuni sacchi di fagioli destinati a sfamare la popolazione.

La Chiesa di San Bartolomeo
L’interno della chiesa di San Bartolomeo

Settembre

Il Consiglio parrocchiale si è chinato sulla tematica del risparmio energetico, ritenendo molto importante fare la propria parte in questa crisi planetaria.
Ha così comunicato il proprio assenso al Municipio di Bellinzona nel ridurre (o eliminare) l’illuminazione degli stabili Sacri. Cerca comunque da diversi anni di monitorare e contenere anche i consumi per il loro riscaldamento. È l’occasione quindi di ringraziare tutti i Parrocchiani per la loro comprensione.

Ottobre

Si sono svolti i lavori di posa per la sostituzione dell’impianto luminoso della chiesa di San Martino. Essi si sono resi necessari per tutelare maggiormente la colonia di chirotteri, stabilitasi nel solaio e saltuariamente nel campanile. La colonia è presente almeno dal 1984, ma probabilmente già da prima. In passato le specie di pipistrelli presenti erano ben 4: l’Orecchione alpino e il Vespertilio maggiore, sia nel solaio che nel campanile, il Serotino comune e il Rinolofo maggiore, solo nel solaio. Di queste quattro specie, tre sono scomparse tra la metà degli anni ’80 e la fine degli anni 2000; attualmente, l’edificio sacro ospita unicamente l’Orecchione alpino che però denota un lento e graduale calo della sua popolazione.


Il Centro protezione chirotteri Ticino ha analizzato la colonia di S. Martino e individuato un importante corridoio di volo tra la Chiesa e il bosco retrostante, compromesso dall’illuminazione finora utilizzata. Considerata la notevole sensibilità alla luce artificiale di questa specie di pipistrello, è stata proposta l’installazione di un’illuminazione più tenue e che permetta di mantenere al buio il corridoio di volo. Questo intervento è pionieristico nel nostro Cantone; l’Amministrazione cantonale lo sostiene assumendosi interamente i costi dell’intervento.